“Contrazioni pericolose” è uno spettacolo che segna un cambio di volta nella carriera di Gabriele Pignotta, sia come attore che autore.
Gli ingredienti vincenti ci sono tutti, situazioni comiche, momenti di scontro - incontro che fanno riflettere, un grande feeling fra gli attori sul palco e un pizzico di mistero che non guasta mai.
“Contrazioni pericolose” però non è una semplice commedia, come se ne sono viste numerose negli ultimi anni e a differenza delle precedenti opere di Pignotta compie un passo in più.
Si tratta di un passo importante che varca la soglia dell’esplorazione dell’animo, delle pulsioni, paure, speranze e desideri di una generazione che ha voglia di trovare un suo equilibrio nel marasma di una vita che ha perso punti di riferimento certi.
Massimo Martina (Gabriele Pignotta) e Martina Massimo sono amici da anni. Il loro incontro è stato fortuito, dettato dalla strana coincidenza del nome con il cognome dell’altro, ma da quel momento fra loro è nato qualcosa.
Quella che sembra una semplice amicizia, quell’amicizia che potrebbe nascondere un vulcano, viene però placata dai timori di una vita che fatica a dare quella concretezza in grado di apportare all’animo umano la forza per compiere grandi cambiamenti nello status quo. Ma sarà proprio un cambiamento a sconvolgere la loro vita, Martina resterà incinta e Massimo lo scoprirà solo quando lei entrerà in travaglio.
Questo è il momento giusto per l’eruzione di quel vulcano di emozioni che i due si portano dentro da anni. In una sala parto nella quale i giochi di luce rispecchiano, sapientemente, i dolori e gli incontri fra i due protagonisti gioca un ruolo fondamentale l’ostetrico.
Quest’ultimo, bene rappresenta la rassegnata passione di chi lavora e vive situazioni di estrema gioia e dolore negli ospedali romani, che anno dopo anno sono sempre più in difficoltà per carenza di personale e scarsi mezzi a disposizione.
Contrazioni, queste raccontate da Pignotta, che bene rendono il paragone con quelle lotte intestine che, non solo la generazione dei quarantenni, si trova a vivere nel quotidiano. Una commedia che fa tanto tanto ridere, tanto tanto emozionare ma anche riflettere sui nostri limiti, pesantezze e fragilità e che ci invita ad affrontare la vita con maggior sforzo… chissà forse così passeranno anche le contrazioni!
Dal 3 al 29 ottobre!
Info e Contatti
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