Tre generali si contendono un soldato, una donna insegue le richieste del suo uomo, una certa storia non va raccontata, Voglio il tuo posto!, ci sono rose che colpiscono dritto al cuore, un coltello andrebbe sostituito da un bisturi, Mago maltratta l'Assistente, due ottimisti si fanno la guerra, la genesi e l'apocalisse in tre tragici minuti.
Opera Panica si presenta al lettore come testo nudo, ridotto all'essenziale.
Eppure, nonostante l'ostentata frammentarietà, Jodorowsky ha creato molto più di un mero insieme di scene.
Tutti di argomenti diverso, i vari quadri che compongono questo testo universale (vero e proprio patrimonio dell'umanità in chiave tragicomica) condividono lo stesso tema: l'impossibilità, per l'uomo, di vivere senza ritrovarsi, alla fine, in qualche modoinsoddisfatto - tanto nell'intimo, quanto nel confronto sociale e nelle relazioni amorose.Ma non ci si illuda: non è che l'universo cospiri contro di noi: molto più banalmente (e tragicamente) siamo noi stessi a farlo.
E tanto Jodorowsky è abile nel sondare questa "inettitudine alla felicità" che sembra condannare l'umo, quanto lo è nell'incantare lo spettatore con situazioni comiche, paradossali o poetiche che scivolano fluidamente l'una nell'altra proiettandoci in un viaggio che tocca le tappe fondamentali dell'esistenza umana facendoci ridere, piangere, pensare, sentire - e non necessariamente in questo ordine.
Regia Pietro Dattola
Con Flavia Germana de Lipsis, Andrea Onori, Letizia Barone Ricciardelli, Simone Fraschetti
Elementi di scena Alessandro Marrone
Foto Novella Oliana
Una produzione DoveComeQuando
In concorso al
Roma Fringe Festival 2017 dal 13 al 15 Settembre
Info e Contatti
Villa Mercede - ingresso in Via Tiburtina 113
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